2.11.06

* la mia notte *


vado sempre a letto tardi.
e con tardi intendo quel lasso di tempo di tempo compreso fra le tre e mezza e le cinque meno un quarto.
quando va bene.
il motivo non è un semplice ribellarsi al mondo e alle sue regole, alla società che si sveglia presto e che altro.
il motivo è che io, la sera, non ho maisonno.
tranne rare eccezioni, nella quale purtroppo annovero la volta in cui mi sono addormentata alle nove e mezza per poi svegliarmi, per chissà quale motivo, a mezzanotte restando sveglia fino alle, indovinate..... le tre.
il motivo per cui non dormo presto è, come ho detto, che io non ho sonno.
e quando ce l'ho...beh, verso le tre e mezza morfeo inizia a stuzzicarmi ma gli tengo testa ancora per un po'.
e in quel po' penso a ciò che mi angoscia
maggiormente in questa vita.
lo ammetto, è abbastanza banale, ma penso allo scorrere del tempo.
penso che nel momento in cui decido di cedere definitivamente e lasciare che mi addormenti, ho deciso di porre fine alla giornata e di dare inizio a quella nuova.

non è una decisione sempre facile, soprattutto se la giornata successiva a qualche avvenimento particolare tipo iniziare la nuova scuola, la nuova lezione.

ultimamente ci penso tutti i giorni.

per me non è così facile porre fine alla mia giornata e accettare di trovarmi catapultata nel giorno nuovo.
mi addormento e in pochi istanti mi trovo catapultata in una mattina da affrontare.
paradosso, se ho una sveglia puntata la decisione è ancora più difficile.

un amico col quale mi ritrovo a parlare spesso a notte fonda, mi ha detto di non averci mai pensato in questi termini.
"affascinante modo di vedere le cose".