Milano.
35 gradi fuori.
25 gradi nella mia camera.
1000 gradi nella mia cucina....
ho deciso di cucinare il cous cous.
per non sentirmi troppo in colpa.
i miei sono partiti oggi, la casa è mia.
il mio ragazzo si trasferisce qui per un mese.
io non ho trovato un misero lavoro...
a parte vendere folletti o fare la ragazza immagine in un autonoleggio di linate, non ho trovato nulla. a parte quel contratto di un anno nella redazione di una giornale che mi sono vista costretta giocoforza a dover rifiutare.
35 gradi fuori.
25 gradi nella mia camera.
1000 gradi nella mia cucina....
ho deciso di cucinare il cous cous.
per non sentirmi troppo in colpa.
i miei sono partiti oggi, la casa è mia.
il mio ragazzo si trasferisce qui per un mese.
io non ho trovato un misero lavoro...
a parte vendere folletti o fare la ragazza immagine in un autonoleggio di linate, non ho trovato nulla. a parte quel contratto di un anno nella redazione di una giornale che mi sono vista costretta giocoforza a dover rifiutare.
dicevo, per non sentirmi troppo in colpa per il mio eccessivo dolce far niente, ho deciso di cucinare il cous cous.
tagliata a striscioline la fesa di vitello con un bel coltellaccio che se sbagli ....
ho fatto in microscopici cubetti cipolle e zucchine.
e via di soffritto!

aggiunta la carne....
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ma soprattutto dopo aver sudato ed essermi scottata con microscopiche e invisibili goccettine di olio bollente, mi ritrovo con un meraviglioso cous cous e....
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una distastrosa cucina!!!
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